giovedì 24 dicembre 2015

La ragazza che...credeva a Babbo Natale

Avevo detto che avrei scritto numerosi post sulla natalizzazione della mia casa [che è effettivamente avvenuta], ma non ho avuto tempo. Sembra strano anche a me giuro, ma non ho davvero avuto tempo!
Infatti mi ritrovo alle 3.26, dell'ormai 24 dicembre, a scrivere due righe perchè mi dispiacerebbe veramente tanto glissare anche quest'anno gli auguri di Natale. 

Potrei fare un elenco delle cose che volevo fare prima del 25 e che non ho fatto [tipo le decorazioni alla finestra, la casetta di marzapane, vedere tutti i film che wikipedia mi indica come "natalizi" - https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Film_natalizi ] ma mi farebbe arrabbiare ancora di più con me stessa [grrr grrrr].
Potrei fare un elenco di tutte le cose che mi mancano da fare per domani [tipo pacchetti, pacchetti, biscotti, crostata e pacchetti] ma così non avrei il coraggio di andare a dormire e sono passati i tempi degli after e io mi sento abbastanza stanca.

Quindi per rasserenare il mio cuore, citerò l'unico film di Natale che ho guardato [ri-guardato] quest'anno: Miracolo sulla 34esima strada. Secondo me il migliore di tutti i film natalizi in assoluto. Ha un effetto "inner peace" su di me. Lo guardo e divento Buddah. ... [Buddah senza pancia magari. Basta anche con un pò meno pancia]. Forse perchè risponde a tutti i dubbi che una persona può avere su Babbo Natale, e perchè la sua esistenza viene riconosciuta in tribunale. Che bello.


Userò due citazioni per rendere l'idea del perchè della mia inner peace.


Ognuno di noi ha il diritto di credere a tutto quello in cui gli fa piacere credere.


Il signor Kringle, alias Babbo Natale, parlando di se stesso:
Non sono solo una figura stravagante, che indossa un costume rosso acceso e assume atteggiamenti bislacchi. Come ha detto lei, io sono un simbolo, il simbolo della capacità che hanno gli esseri umani di reprimere quelle egoistiche, odiose tentazioni che regolano gran parte della nostra vita. Se lei non è capace di credere, non può accettare niente per fede. Allora è condannata a una vita dominata da dubbio.


Diciamo pure che in alcuni punti del discorso il signor Kringle calca un pò la mano, Di certo chi non crede a Santa Claus o in generale non ha fede, non è nè egoista, nè è dominato da odiose tentazioni, ma sono convinta che avere fede ed essere capaci di credere aiuti tantissimo nella vita.
Che si creda in Dio, nell'esistenza dell'anima gemella, in Babbo Natale, nella Befana o in Hogwarts, credere insegna come nella vita ci siano un sacco di cose non necessarie alla sopravvivenza, ma che la arricchiscono in maniera esagerata.
Quindi non smetterò mai di ringraziare i miei genitori per come e quanto mi abbiano fatto credere in Babbo Natale, per quanto fossero felici della mia felicità nell'arrendermi alla magia e per come mi abbiano insegnato il piacere e l'altruismo del fare regali ragionati. Spero di essere altrettanto brava in futuro con i miei figli. [In alternativa cani. In alternativa figli di amici. Su permesso dei genitoriamici ovviamente!]

[Per fortuna i miei genitori mi dimostrano anche quotidianamente che l'anima gemella esiste davvero e che la vita per quanto dura è meravigliosa]




Il mio augurio non può essere che quello di
guardare il cielo stanotte in cerca di una slitta [ma anche la stella cometa va bene];
cercare e trovare quotidianamente l'amore in qualunque forma sia riservata a voi [umana, animale, lavorativa, ...alimentare, mi sembra comunque onesto];
scoprire e riscoprire quanto sia bello fare regali superflui [a volte vanno bene anche i regali utili];
e perchè no, aspettare ogni anno una lettera scritta su pergamena e con inchiostro verde smeraldo.


BUON NATALE A TUTTI!

lunedì 23 novembre 2015

La ragazza che...e l'esame di stato

Non scrivo da quasi un mese e non so cosa scrivere!
Sono stata bloccata da un'incombenza molto incombente...l'ESAME DI STATO.
E' stato brutto, anzi bruttissimo. Non so se ha raggiunto i livelli di bruttezza e stress della maturità, ma se non è arrivato così in alto è solo perchè è durato un giorno e mezzo (16 ore cronometrate).

Ero agitata come poche volte in vita mia. Durante i miei anni da studentessa ho sempre pensato che questa massima fosse giusta "più sei agitato, più sei preparato, più l'esame va bene". Ha quasi sempre funzionato nel mio caso, se non avevo studiato e provavo gli esami, in realtà non me ne fregava granchè perchè il tempo che avevo dedicato allo studio era nullo o comunque poco o comunque era stato davanti alla tv.
Già.
Tutto bene dunque. La mia tachicardia era di buon auspicio. Il fatto che la sera prima mi fossi alzata dal letto per fare una goccia di pipì a intervalli regolari di 5 minuti era un ottimo segno.
AHAHAHAH.

NO.

Nell'equazione devo aggiungere il prezzo dell'esame [350 comunquetroppieuro] e lo schifo di tipologia di esame che una volta nella vita basta e avanza.

Per rendere l'idea devo descriverlo brevemente. Parlerò solo dei due terribili giorni d'esame, tralasciando i due mesi di preparazione e le ultime settimane di devastanti simulazioni in loop.
La prima prova pratica, insieme alla prima prova scritta consistono in 8 ore in cui fare un progetto e una relazione tecnica. OTTO ORE. Sono pochissime. Non so nemmeno cosa sia successo in quei 480 minuti di panico. Non ho mangiato e non ho bevuto ma comunque sono dovuta andare in bagno due volte. La traccia faceva schifo, è uscito un albergo ospedaliero, probabilmente mai uscito nella storia degli esami di stato dai tempi di Stonehenge ad oggi, e come tipologia inesistente persino nel manuale. Infatti penso di aver passato due ore a fare controlli incrociati a raffica sul prontuario fra le tipologie "ospedale" e "albergo" [anche questi comunque rarissimi].
Non ho idea di come abbiano potuto fare le persone che erano senza manuale. A me è servito soprattutto per tranquillizzarmi. Anche i miei appunti nella borsa distante 15 metri da me, mi hanno calmata parecchio. Quindi magari gli altri semplicemente non avevano problemi mentali. Anche se sul tipo davanti a me non ho così tante certezze. Non aveva il manuale e in un attimo in cui non lo stavo usando, me lo ha chiesto in prestito scusandosi tipo 800 volte [PRENDILO BASTA CHE STAI ZITTOOOO, devo PENSAREPENSAREPENSAREEEEE] e restituendomelo dopo un nanosecondo, mi ha detto tipo "Cercavo l'indice, ma non l'ho trovato...".
Io penso di aver spalancato la bocca pensando una cosa tipo "Non ci credooooo! Ma tu come hai fatto a fare le elementari/medie/superiori/università?", invece, presa da un attimo di pietà, ho detto "E' la prima pagina -.-' ".
Lui: "No intendo l'indice di utilizzazione fondiaria".
In un primo momento mi sono sentita una "BalBettante BamBocciona Banda di BaBBuini" [per fare una citazione colta] poi penso di aver spalancato ancora la bocca, pensando una cosa tipo "Non ci credooooo! Ma tu hai studiato almeno un giorno per questo esame?".
Ripensandoci avrei anche potuto dirgli che comunque tutti i calcoli legati a sto indice erano già svolti nella traccia, erano DATI, ma avevo già perso 1 dei miei 480 minuti per lui e non volevo perderne un altro numero indefinito, per aiutare uno che non sa nemmeno leggere. E comunque in quel momento non pensavo proprio a nulla. Nei miei occhi roteavano solo le dimensioni delle barelle e dei montalettighe...
Gli altri minuti sono letteralmente volati. Direi che sono stati orribili se ne avessi ricordo, ma probabilmente ero in coma. Di per certo so che sono tornata a casa con mal di testa, febbre al naso e agli angoli della bocca [che ho ancora e fanno troppo schifo], male a ogni osso di schiena, collo e braccia e la sensazione di aver subito un intervento di lobotomia.
Sono andata a letto alle 22.30. Cosa che non succedeva dalla seconda elementare penso.
Il giorno dopo c'è pure stata la seconda prova scritta. Un tema. Ma io dico, è una cosa normale? A cosa cacchio serve far fare un tema in un esame che deve abilitare alla professione di architetti? Oltre a relazioni tecniche, documenti standardizzati o lettere ai committenti cosa mai potrà scrivere un architetto in vita sua? Non libri spero perchè Aldo Rossi è stato l'unico che mi ha fatto venire voglia di bruciarne uno! Non ho parole e non ne avevo nemmeno nelle quattro ore del tema. Penso infatti di aver scritto un sacco di banalità e di essere andata un pò fuori tema. Avrò scritto frasi deliranti del tipo: "non drogatevi", "anche Leonardo Di Caprio poteva salvarsi se quella culona di Kate Winslet si fosse girata su un fianco" o "lo zenzero fa digerire". Ma sto lavorando duramente per dimenticare anche questa brutta prova.

Tutto questo inferno fra l'altro è solo per la prova scritta, di cui saprò fra un mese il risultato e a cui seguirà un orale. Sto male al pensiero di non averlo passato e dover rivivere questo incubo fra 6 mesi. Per ridurre ansia, stress e preoccupazioni che comunque in questo mese di attesa non mi porterebbero da nessuna parte, mi sto bruciando i neuroni nella ricerca di lavoretti di Natale! Infatti inizio a pensare di aver passato 6 anni di vita a fare modellini solo per essere in grado di fare cose del genere...



A presto per gli aggiornamenti sulla Natalizzazione della mia casa ;)

martedì 27 ottobre 2015

La ragazza che...aggiungeva cassetti

Rileggo il mio vecchio post  sulla lista di "cose da fare nella vita", che aggiorno anno si e anno no da un paio di lustri e mi accorgo che...non ho niente da depennare!
[http://la-ragazza-che.blogspot.it/2014/10/la-ragazza-cheaveva-tanti-cassetti-to.html]

Nonostante abbia fatto diverse cose in questo anno non posso mettere nemmeno una spunta. Tristissima me.
Se proprio vogliamo trovare delle giustificazioni, posso dire a mia discolpa che all'età di 15 anni, quando ho iniziato questa lista, ero ben strana. Oltre a comprare libri tipo Lungo il sentiero dell'illuminazione. Consigli per vivere e morire consapevolmente - Dalai Lama, ad aver iniziato a scrivere la mia autobiografia (insieme a un altro paio di orridi "libri") avevo anche dei desideri assurdi, che per quanto impegno ora possa metterci, non penso di riuscire mai a depennare [vedi 29. Aiutare una balena arenata ...]. Bypassando le balene e le catastrofi ambientali, anche 20. far nascere un agnellino mi sembra alquanto improbabile. Non so che tipo di vita immaginassi per me 10 anni fa, ma ora solo piantonando la stalla di una mucca incinta di un qualche comprensivo fattore. potrei realizzare questo desiderio di una 15 enne che forse quel giorno non aveva solo voglia di studiare...[potrei non essere cambiata così tanto del resto..].
Ho comunque deciso che non eliminerò nemmeno uno dei punti più assurdi della mia lista perchè fanno  molto ridere e mi ricordano la mia illusa gioventù [di cosa poi? sicuramente tartarughe!], ma ovviamente non andrò a cercarmi queste assurde situazioni. Se dovessero capitare sarò ben felice di esservi presente, ma niente di più.
Resta il fatto che tolte le mie ambizioni più strampalate, sulla tomba di Battisti avrei pure potuto andarci in questo anno. Idem comprarmi la frangia finta... Invece niente di niente.

Per ovviare a questo problema nel prossimo 2016, ho aggiunto una quindicina di desideri, di cui almeno uno depennabile entro un anno [o anche una settimana a esser sincera...]! Non è barare...lo desidero davvero!!
Qui di seguito la lista immutata del 2015, con 15 nuove ambizioni.
[Meno le più personali che rimangono personalissime]



1. Mungere una mucca
2. Schiacciare l'uva con i piedi...fare la vendemmia!
3. Fare un giro in mongolfiera
4. Nuotare con i delfini e le tartarughe, attaccarmi a loro ed essere trascinata [essere adottata da loro no?!]
5. Fare parapendio
6. Lanciarmi con il paracadute
7. Fare un'immersione
8. Imparare a fare wind surf
9. Fare surf
10. Provare a fare kitesurf [ok, ero un pò monotona...]
11. Veder nascere le tartarughe (non in cattività) [ancora ste tartarughe..]
12. Imparare bene a sciare, giocare a tennis, arrampicare, andare in barca a vela, arrampicare... [di poche pretese insomma]
13. Tosare una pecora [scusa?!]
14. Lavorare per un pò in una fattoria
15. Tuffarsi nel fieno
16. Guidare un trattore
17. Fare un maratona, poi fare quella di New York [seria?!]
18. Giocare a golf, non a minigolf [specifiche necessarie...]
19. Inventare qualcosa [un pò vago l'ambito...]
20. Far nascere un agnellino [e poi?!]
21. Guadare un fiume [se va bhe...]
22. Parlare con un pappagallo
23. Fare una collana di conchiglie e di pezzi di vetro levigati dal mare [?!? che persona ambiziosa!]
24. Aprire una libreria antica [ *.* una costante]
25. Andare alla tomba di Lucio Battisti
26. Tornare a New York
27. Viaggiare, viaggiare, viaggiare
28. Continuare questa lista per tutta la vita
29. Aiutare una balena arenata, cioè non è che voglio che si areni una balena, ma se ci fosse bisogno vorrei essere lì [ma che cacchio scrivevo?!]
30. Andare all'Isola dei famosi o alla Talpa [a parte che non mi ricordo nemmeno cosa sia la Talpa, ma ora faccio cambio con Donna Avventura e Pechino Express!]
31. Dire in una situazione di fretta, mentre si sta correndo "Seguitemi, conosco una scorciatoia!" [-.-' ahahah]
32. Salire su un cammello
33. Salire su un elefante
34. Guidare un catamarano [FATTO, con un aiuto, nel 2010!]
35. Accarezzare una foca
36. Imparare a lavorare a maglia
37. Scendere da quello scivolo altissimo del Caneva
38. Andare sui fiordi norvegesi e ascoltare Iris dei Goo Goo Dols [che immaginazione precisa!]
39. Salire sulla torre Eiffel [FATTO, nel 2010 e nel 2011]
40. Salire sulla torre di Pisa [FATTO, nel 2014]
41. Passare meccanica I e II [FATTOOOO!!! che poi avevo scritto di passare meccanica e non di laurearmi?! Che stupida erp...a quest'ora avrei avuto qualcosa da depennare!] 
42. Fare almeno uno degli itinerari di In bici per Milano
43. Leggere i libri della mia lista di libri
44. Aggiustare i pattini o comprarli e usarli megaspesso [FATTO]
45. Riuscire a fare volare un aquilone
46. Comprare la frangia finta


47. Fare una festa di Halloween [...]
48. Leggere i libri della mia lista "Mai finiti"
49. Andare a giocare a minigolf [non a golfo, visto che non ci ho comunque mai giocato!]
50. Fare la Castagna d'Oro [rinomatissima corsa brianzola di 7 km da fare in coppia] sotto i 40 minuti [scarso, ma faticato record attuale di 43..]
51. Fare un safari
52. Andare a Machu Picchu
53. Visitare Chichén Itzà
54. Andare nella valle dei re, delle regine...insomma visitare in lungo e in largo Luxor [ok fine dell'itinerario archeoastronomico]
55. Andare almeno a un'olimpiade [a vederla...? :P ]
56. Andare nel parco di Harry Potter in Florida [e anche nei vari luoghi in cui hanno girato i film!]
57. Comprare una casa con un camino
58. Avere un divano color senape [o almeno una parete]
59. Prendere una torta da Knam [e mangiarla ovviamente]
60. Fruttare al meglio la mia sfavillante tessera del FAI
61. Andare a Matera in moto


Aggiungerei anche un depennare almeno un punto all'anno!




La prova che la festa di Halloween sia un desiderio più vero che mai!

lunedì 19 ottobre 2015

La ragazza che...e il buon costume delle librerie

Fine agosto. Celle ligure.
Se c'è una cosa che amo di quei posti di villeggiatura sono le librerie che si trasferiscono sul lungomare e dispongono i libri su una fila di banchetti. Le adoro e funzionano alla grande! Non avevo bisogno di libri e non sarei mai entrata in una libreria [almeno non tutti i giorni], ma lì così, girachetirigira, dopo una settimana ho preso L'amante di Lady Chatterley ,5 euro, un affare! [a parte che una volta comprato, leggo la trama - si lo so sono ignorante e non la conoscevo - sbarrando gli occhi "Non si tratta solo di un romanzo erotico...". WTF?! o.O Erotico?! Cosa avrà pensato di me la libraia?! L'ho pure suggerito a mio fratello Cipus (ok, ormai ha 16 anni, ma non lo avrei fatto altrimenti!)]

Anyway. E' inutile piangere sul latte versato. Arrivo a casa e mi rendo conto che forse Lady Chatterley è stato un acquisto compulsivo. Vero è che i soldi spesi in libri non sono mai buttati [nemmeno in borse e in scarpe sia ben inteso eh, ma con i libri è ancora più facile], ma al momento stavo leggendo un altro libro [La solitudine dei numeri primi - ORRIBILE] e sapevo di averne già un certo numero in casa in attesa di svolgere il loro dovere.
Si, un certo numero. Ma quanti effettivamente?
E fu così che grazie a Chatterley mi accorsi di come la situazione "libri da leggere" poteva essermi sfuggita un pò di mano. O meglio, così mi pare, di sicuro al mondo c'è qualcuno con una lista peggiore della mia.



1. L'amante di Lady Chatterrley - David Herbet Lawrence [ovviamente a lui che ha scaturito questi sensi di colpa, va il posto d'onore del primo della lista]: era un'occasione!
2. L'eleganza del riccio - Muriel Barbery: iniziato ma mai finito, forse perchè è scritto troppo in piccolo e io sono troppo vecchia
3. Ultime lettere di Jacopo Ortis - Ugo Foscolo: sono a pagina 20 e non riesco a spiegarmi perchè l'abbia cominciato quando sapevo a cosa stessi andando in contro...
4. La regina dei castelli di carta - Stieg Larsson: attualmente in lettura, non l'ho abbandonato eh! ma comunque merita un posto in questa lista
5. Io sto con Marta - Giorgio Ponte: regalo del compleanno 2014, non ancora iniziato
6. L'inverno del mondo - Ken Follet: regalo del compleanno 2014, non ancora iniziato per il semplice motivo che quest'estate ho divorato La caduta dei giganti e per una mia regola personale non posso leggere di seguito all'altro due libri dello stesso autore. [anche se ormai in effetti ci è passato più di un libro ...]
7. Snob - Julian Fellowes: acquistato più di un anno fa per due motivi. 1 era usato ma tenuto bene; 2 eri di Neri Pozza Editore e io sono innamorata di quelle copertine. Purtroppo, da un anno ci faccio caso, in ogni libreria che visito lo ritrovo nella sezione dei libri usati. Mi da l'idea che alla gente non dispiaccia molto liberarsene e questo non mi aiuta a iniziarlo...
8. City - Alessandro Baricco: lo ritrovo per caso nella mia libreria mentre cerco i libri non letti e mi viene in mente che circa due anni fa stavo esclamando, tenendolo fra le mani, "E' una vera occasione!" [dovrei almeno cambiare frase e motivazione!]
9. Grande Gatsby - Francis Scott Fitzgerald: volevo assolutamente leggerlo prima di vedere il film. Ciao Leo, non ho ancora avuto il piacere
10. Il conte di Montecristo - Alexander Dumas: comprato nell'estate 2013 perchè ripetutamente citato ne Il prigioniero del cielo di Carlo Ruiz Zafon [solo e sempre cuori per Zafon!]. La verità è che quando ho chiesto al libraio di procurarmelo [sempre in una libreria sul lungomare], non mi aspettavo di vederlo tornare con in mano un mattone del genere. Ho letto le prime 50 pagine. Poi le ho dimenticate.
11. Donne che corrono coi lupi - Clarissa Pinkola Estès: fregato a mia mamma, ma mai aperto [sono anche cleptomane quindi...]
12. La bambinaia francese - Bianca Pitzorno: fregato a un fratello, ma mai aperto
13. Racconti fantastici - Edgar Allan Poe: regalo di Natale 2013. La situazione è simile a quella di Jacopo Ortis, iniziato il primo e reputato al momento troppo impegnativo per la mia ignoranza. Mai più ripreso.
14. Amleto - Shakespeare: da finire. Mi ero messa in testa di voler leggere tutte le tragedie di Shake e circa due anni fa lessi integralmente Macbeth e Romeo e Giulietta, ma Amleto mi bloccò a metà...
15. Stagioni diverse - Stephen King: ho letto i primi due racconti nel 2013, Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank e Un ragazzo sveglio [terribile] principalmente perchè da queste novelle sono stati tratti in ordine Le ali della libertà e L'allievo, ma non ho più letto gli altri due racconti del libro.
16. La tregua - Primo Levi: quando nel lontano gennaio 2004 lessi Se questo è un uomo non me la sentii di iniziare subito La tregua. Sono passati quasi 12 anni, potrebbe anche essere giunto il momento
17. La signora delle camelie - Alexander Dumas: non so per quale motivo sia nella mia libreria, forse un altro furto casalingo
18. Il generale nel suo labirinto - Gabriel Garcia Marquez: probabilmente un furto posteriore al mio infatuamento per L'amore ai tempi del colera
19. Le avventure di Jim Bottone - Micheal Ende: non ho la più pallida idea del perchè lo abbia rubato a uno dei miei fratelli! Di sicuro non l'ho comprato
20. La via lattea - Piergiorgio Odifreddi e Sergio Valzania: prestato perchè Matematico e Impertinente mi era piaciuto tantissimo, ma non ancora iniziato
21. Ascolta la mia voce - Susanna Tamaro: iniziato, ma mai finito. Al liceo mi ero innamorata di Va' dove ti porta il cuore, ma questo è stata una delusione e ora fatico a ricordare anche il primo...
22. Il sogno e la sua interpretazione - Sigmund Freud: regalo di due anni fa. Ci ho provato, ma non l'ho finito.
23. Lungo il sentiero dell'illuminazione. Consigli per vivere e morire consapevolmente - Dalai Lama: questo è quello che mi lascia più perplessa in assoluto. Ricordo perfettamente il momento in cui l'ho acquistato: avevo 14 anni e lo volevo per Natale assolutamente. No, non avevo fumato. No, non l'ho finito. Forse ho letto 3 pagine



A fine agosto ho anche preso in prestito dalla biblioteca altri due libri che mi sono costretta a riportare senza aprirli. E' una cosa molto triste, ma in alcuni momenti ci vuole il pollice di ferro in questa vita!


La mia amica Anna dice che in una libreria che si rispetti devono sempre esserci dei libri non letti.
Non so quale sia la fonte [Anna faccelo sapere], ma comunque qual è il limite "umano"? Andando avanti così ho paura di arrivare a 90 anni con 200 libri sulla mia lista "da leggere" e di non avere davvero il tempo materiale per farlo! Sono esagerata o ho solo una libreria di perfetto buoncostume?
Ordunque sono due mesi che entro in una libreria solo per necessità [regali altrui], che non do nemmeno una scorsa ai libri e alle offerte. E' da due mesi che soffro quando mi obbligo a passare oltre e a ripetermi "non ne hai davvero bisogno". E' tutto molto triste. Ma mi sono imposta di leggerne almeno 10 di questa lista.


Condividete con me i libri mai letti o mai finiti della VOSTRA PERSONALE libreria! [non ampliamo l'area all'intera casa perchè temo che sarebbe solo deleterio] Anna lo aveva fatto e ci eravamo imposte di leggere un libro della rispettiva lista dei "non letti" per poi obbligarci vicendevolmente a leggerlo a nostra volta e finalmente depennarlo. Ma siamo sicure che sia davvero costruttiva questa cosa? Non sarebbe controproducente? Nel dubbio non ci siamo ancora applicate!







ps: desidero anche opinioni personali [le vostre!], se avete voglia, su questi 23 libri! Penso che mi motiverebbero in questa missione!
pps: per dovere di cronaca devo dire che in questi 2 mesi mi sono applicata e ho finito Storia di un corpo - Daniel Pennac, iniziato nel lontano 2013, di cui mi mancavano da due anni sempre le solite 100 pagine! Che bello depennarlo e che bello il libro
ppps: comunque vadano le cose i libri sono sempre regali graditisssssimi!
pppps: presa dalla foga dei calcoli ho contato anche scarpe e borse, ma è meglio insabbiarne i dati :)
ppppps: sempre per dovere di cronaca, il mio ragazzo è riuscito a recuperare Harry Potter e l'ordine della Fenice dal cyberspazio senza rovinarlo!! Gaudio Maximo!!
pppppps: con tutti questi post scriptum potevo scrivere un altro post direttamente! Infatti ora la pianto anche se mi sento molto liceale!

giovedì 8 ottobre 2015

La ragazza che...ormai TUTTO è già successo a QUALCUNO nel mondo!

Da leggere ascoltando Che Strane Cose - Riccardo Cocciante


Avete presente quando vi succede qualcosa di strano? Molto strano, che nemmeno nei vostri momenti di massima fantasia potreste immaginare?
Qualcosa tipo "Perchè proprio a me porcamadoscaaaaaa?!"
Di solito basta cercare su google una soluzione [se esiste] per scoprire che in realtà, INCREDIBILMENTE, anche ad altra gente non solo è successo l'inimmaginabile fatto ma vi spiega anche come affrontarlo e risolverlo! E' bellissimo.

Ecco, poi avete presente quando vi capita qualcosa di assurdo, che nemmeno nei vostri momenti di massima fantasia potreste immaginare e che cercate su internet perchè "ormai TUTTO è già successo a qualcuno nel mondo" [basta guardare 1000 modi per morire per averne la prova!?]. Avete presente quando scoprite che invece non è così? Che non è mai successo a nessuno [o almeno, nessuno lo ha sbandierato ai quattro venti scrivendolo su internet] e non esiste soluzione fai da te?
Ecco. E' bruttissimo.

Questo è quello che è successo a me questa mattina.

Mi accingevo a fare il cambio dell'armadio, perchè sono ormai due settimane che indosso gli unici due maglioncini scampati misteriosamente al cambio di maggio, QUANDO ho avuto la brillante idea di ascoltare un film per rendere più piacevole questa orrida attività.
Non dovevo farlo, ora lo so. Dovevo stare in silenzio ad affrontare il momento difficile dell'esame di coscienza del mio armadio ["questo non lo metto da 4 anni e l'ho comprato 8 anni fa...mi serve davvero ancora?"].
Invece no. l'ho fatto. Ho preso Harry Potter e l'ordine della fenice, ho aperto il cassetto del lettore CD e l'ho inserito. Ma il film non partiva quindi ho aperto il lettore DVD ...ed era VUOTO!! Mi è sembrato di aver fatto tutto normalmente, ma evidentemente non ho incastrato bene il DVD e chiudendo il cassetto l'ho sparato CYBERSPAZIO! Così Harry è sparito, sparito nel nulla. Guardando nella fessura non vi è traccia di lui e scuotendo il computer non sento nessun suono!
Inoltre ho provato a inserire I doni della morte e questo va tranquillamente, come se l'ordine della fenice fosse ancora tra noi e non disperso nello stomaco del pc. Mi sento come Pinocchio quando viene inghiottito dalla balena.

E la cosa peggiore è che non è mai successo a nessuno! Ho trovato solo un annuncio disperato di una ragazza che non riusciva a tirar fuori il dvd, ma riusciva a vederlo e a toccarlo!

Come è possibile che non sia mai successo a nessun altro?!


Proprio ieri canticchiavo in bicicletta
"Cheeee strane cose che a me
Cheeee strane
Cheeee strane cose che
Che succedono a me!!"

Hacker e sfortunati di tutta Italia [parafrasato: fra voi 20 anime pie che mi leggete] se è successo anche a voi o a qualcuno di vostra conoscenza questo disguido con un DVD, ma non siete soliti diffamarvi su internet, fatelo anonimamente fra i commenti di questo post vi prego e datemi una soluzione fai da me [non smontare il computer! tipo calamite che attirino CD o cose simili]! O almeno assicuratemi che se non dovessi mai toglierlo, non succederebbe nulla di strano...



mercoledì 30 settembre 2015

La ragazza che...compiva un anno!


Lunedì ho compiuto UN ANNO!

Il 28 settembre 2014 iniziavo a scrivere, cercando disperatamente un nome adatto a un blog che parla di niente e promettendo una grafica migliore.


http://la-ragazza-che.blogspot.it/2014/09/la-ragazza-chenon-sapeva-che-titolo.html


Per la grafica ho miseramente fallito, non ho affatto le competenze per migliorarla! E finchè  non farò un corso di informatica o qualcuno non mi aiuterà, resterà penosa, mi spiace!
Per il resto, il blog parla sempre del nulla in molte sue forme e il titolo itinerante mi convince abbastanza.


Un doveroso e sincero grazie infinite:

- a chi all'inizio [e forse anche ora] era più entusiasta di me e mi ha dato il miglior incoraggiamento possibile;
- ad Alice che ha controllato [a volte insieme a Tuzza!] praticamente tutti i giorni se ci fossero aggiornamenti;
- a chi mi ha letto in giro per il mondo [anche se non me lo spiego!] e chi lo ha fatto mentre viaggiava;
- a chi mi ha letto sempre spontaneamente e a chi ho ripetutamente obbligato ["Leggimi quando sei in bagno!!"];
- ai 152 Mi piace sulla pagina di Facebook, perchè ognuno mi ha provocato un attacco di isterica euforia e perchè per me sono già molto più di quanto potessi sperare 1 anno fa;
- a chiunque abbia invitato qualcuno a mettere un Mi piace alla mia pagina;
- quindi un grazie alla mia Anna Pannocchia che sempre VOLONTARIAMENTE ha invitato un gran numero di suoi amici a mettere questi Mi piace;
- a chi mi ha fatto i complimenti;
- e soprattutto a chi mi ha detto quando sono stata noiosa e sgradevole [e quando ho fatto errori grammaticali...che mi sa che non ho ancora corretto, quindi ditemelo ancora!];
- ad Anna, Clara, Fiammetta, Giulia, Emiliano che quando hanno riso, me lo hanno sempre scritto;
- a chi, nonostante le mie velate richieste, mi ha sempre ignorata, facendomi capire che, in fondo in fondo, a volte la testa inizia a montarsi!


Grazie ancora e 100 di questi giorni, 1000 di questi post e 100000 di queste visualizzazioni [ho un pò calcato la mano con gli zeri]!




ps grazie anche a Chiara Ferragni perchè nel mio ultimo sogno diceva di leggermi!

lunedì 14 settembre 2015

La ragazza che...ma non potevano scegliere un altro nome per la Guerra Fredda?


Una nuova mini-era glaciale potrebbe essere alle porte per il pianeta Terra: tra il 2030-2040 il sole andrà a 'dormire', diminuendo la sua attività sino al 60% e facendo precipitare le temperature medie del globo terracqueo. I fiumi geleranno, campi e prati saranno coperti di neve 12 mesi l'anno, gli alberi e la vegetazione cresceranno più lentamente e la Terra si troverà immersa in una "Piccola Età del ghiaccio". 



Leggo in un sacco di articoli che mi bloccano il cuore. Poi per fortuna ne trovo altri che mi rassicurano smentendo la notizia. 
Bufala si, bufala no siete dei cafoni! Non si scherza con il freddo e i problemi delle persone legati ad esso! Vi farei causa per danni morali, se capissi cosa c'è scritto nel resto dell'articolo. :P 


Per me il freddo è una vera maledizione e destabilizzante per la mia quotidianità. So che qualcuno mi capisce, ma sono ancora in molti a essere insensibili e a ignorare i problemi che ogni giorno di vita normale devo affrontare! 
Non esagero [forse un pochino, ma ho una certa passione per il melodramma...] e questa lista è per sensibilizzarvi al problema manighiacciate:


- l'inferno di Dante me lo immagino come una ghiacciaia. Anzi no, il paragone più azzeccato è il reparto surgelati o il banco frigo di ogni supermercato! Lo percorro senza respirare e rivolgo i peggiori insulti mentali alle donne ferme da 6 ore [in menopausa sicuramente!] a guardare le mozzarelle ["SI la Santalucia è in offerta! PRENDI QUELLA E SPOSTA IL TUO CARRELLO che non mi sento più la mano sinistra!];
- la stagione più brutta non è l' inverno, quello è solo un luogo comune. La stagione peggiore per i freddolosi è quella in cui nelle case fa più freddo che fuori [esclusa l'estate nel caso non fosse ovvio :D ]. Quella in cui la gente normale non capisce quanto sia scomodo vivere con la punta del naso ghiacciata e sostiene che sia ancora troppo presto per accendere i caloriferi [aka mio padre]. QUELLI sono i periodi più brutti dell'anno in cui la mia unica salvezza è il camino [o il forno].
- l' uomo dalla notte dei tempi si è sempre ingegnato per proteggersi dal freddo. Non dal caldo. Per il caldo bastavano ventagli [vedi gli egizi)  e berretti con la visiera [vedi il principe di Bel-Air]
Quindi consumisti e disambientalisti [??] piantatela con questa maledetta aria condizionata, si può sopravvivere benissimo senza. Anzi si sopravvive sicuramente meglio senza, visto che fa schifo! Se vi state ancora chiedendo come mai siete sempre afoni a luglio è per quello!! In macchina basta tirare giù i finestrini [anche in autostrada :D];
- io con 29 gradi [30 inizio a tollerarli meno, ma 29 sono ancora piacevoli] dormo bene comunque, finalmente non ho i piedi freddi e non devo coprirmi la testa con le lenzuola; 
- gli storici non potevano scegliere un altro nome per la Guerra Fredda?! Non c'erano proprio alternative migliori? A me proprio non piace, rende un'idea sbagliata, che secondo me alle elementari è troppo fuorviante! Ma poi in inglese come la chiamano? Cold War?
- le battaglie in Russia e in inverno erano ancora più brutte da studiare, un vero incubo;
- per non parlare dell' Era glaciale. Anche con il cartone animato ho qualche problema, Sid sarà anche simpatico ma tutti quei ghiacci no. Preferisco di gran lunga Il disgelo;
- non riesco minimamente a immaginare cosa passi nella mente di un fumatore che d'inverno con meno 80 gradi esce periodicamente a fumare. Ma sei fuso?!
- la battaglia della PORTA CHIUSA, purtroppo è una guerra persa. Me ne rendo conto. Passi in casa, mettersi a urlare come ossessi "la portaaaaaaaaa", ma in università nelle aule con porte verso l' esterno e nei luoghi pubblici, dove devo mantenere un minimo di dignità e dove sono in mezzo a gente insensibile al problema brividi e denti che battono, è veramente difficile la vita;
- sciare si, ma con moderazione;
- il mio letto d'inverno è quanto di più simile si possa immaginare a un incrocio fra una camicia di forza e una mummificazione. Lenzuola, piumone, copriletto, coperta INCASTRATE SOTTO 3 LATI SU 4;
- canottiera, amor de mi vida;
- capisco che sia un pò pericolosa, ma il mio sogno è sempre quello di una coperta termica;
- i pupazzi con i noccioli o i semini di ciliegia che scaldi nel microonde sono una benedizione e il miglior regalo del mondo;
- so che il surriscaldamento globale ha miliardi di effetti negativi, ma a volte, nelle mie sere solitarie egoiste e freddolose, penso che almeno un aspetto positivo io sarei in grado di trovarlo, senza dovermi impegnare troppo;
- magari è perchè sono alta [e magari c'entra anche il fatto di essere scoordinata] ma d'inverno le dita delle mani mi diventano prima bianche e poi blu e quando malauguratamente esco senza guanti, in alcuni momenti sono quasi quasi isterica;



Riassumendo:
io un pochino la aspetto la menopausa. E spero che la storia delle scalmane sia vera.

giovedì 10 settembre 2015

La ragazza che...amava le statue senza piedistallo

Settimana scorsa a quest'ora ero a Budapest e "lei" era bellissima. Immagino lo sia anche oggi.
Non narrerò delle sue mille meraviglie, ma prendetela in considerazione fra le vostre prossime mete, è piccola (anche formato weekend), economica e fiabesca! (*.*)
Voglio solo farmi tre piccoli promemoria (utili a tutti!) per i prossimi viaggi all'estero futuri:
(mi parlo in seconda persone)

- la prossima volta che hai difficoltà a contare i fiornini ungheresi e che svuoti il portamonete fra i palmi del cassiere del parlamento, magari prima assicurati di non mettergli in mano anche il cerotto per le vesciche. Anche se non era usato (!)
- l'Hardcore Cafè non esiste (o meglio googlando poi ne ho trovati due ma non sono così comuni nelle città)
- quando un vedi un dolce che ti piace in giro prendilo e basta. Non pensare "magari nella via accanto c'è una crepes con dentro una ciambella, con dentro la crema chantilly, con sopra la nutella." No, non ci sarà, quindi fermati e mangia subito il primo benedetto dolce che ti ispira, prima di cercare disperatamente zuccheri e di imbatterti in una chocolate soupe, che poi si rivelerà essere solo uno schifosissimo e nauseante latte caldo aromatizzato alla fragola! Carpe diem.


Citerò solo una delle cose che mi hanno colpita di Budapest che poi non è nemmeno proprio caratteristica della città: le statue. 
Non parlo delle statue equestri su basamenti alti 3 metri, che riesci a vedere solo da una foto satellitare e che annoiano anche i piccioni. Parlo delle statue che si confondono fra le persone. Si trovano in molte città (non a Milano - sgrunt) e le foto con loro sono uno dei miei passatempi preferiti (ho scoperto che sono una tentazione anche più grande dei dolci)! A parte il fatto che poi esco sempre con un sorriso da beota misto imbarazzo, mi diverte tantissimo a fingere di ballare con loro, discutere, ascoltarle, guardare nella stessa direzione, presentarsi, ringraziarle, abbracciarle anche.

Insomma, adoro le statue senza piedistallo. 
Come le persone.




Mendicante che la pensa come me





mercoledì 26 agosto 2015

La ragazza che...parlava a nome di tutti

Mi sono laureata. Devo scriverlo anche qui perchè mi sembra ancora strano. Anche gli scorsi anni ad agosto andavo in vacanza, quindi per il momento la mia vita non ha subito troppi cambiamenti radicali e percepibili dai miei sensi svegli.

Le vacanze sono quasi finite e sono state veramente Vacanze. Le attività di mooolte mie giornate si susseguivano più o meno in questo ordine: mangiare - leggere - dormire - correre - nuotare - mangiare - leggere - dormire e via così. E' stato bellissimo: ho perso qualche chilo e forse non ho più le occhiaie. Per la gobba invece c'è ancora molto lavoro da fare, ma siamo sulla strada giusta... [che poi mica la gobba porta fortuna?!]
La mia voglia di correre era così forte che mi sono anche iscritta a una gara di mezzofondo! Pensavo fosse una cosa simpatica e semi amatoriale, come la Stramilano, ma purtroppo ho scoperto troppo tardi essere la terza gara su strada più importante d'Italia e le iscritte non erano donne con il passeggino, ma militari e atlete professioniste. Insomma sono arrivata ultima, strisciando e doppiata come solo in un circuito di Mario Kart sono stata nella mia vita.

Ma non vi tedierò con i racconti del mio agosto rilassante, piuttosto mi concentrerò sulle mie INTERESSANTISSIME riflessioni da nullafacente! Perchè se un cambiamento c'è stato dopo la laurea è stato sui miei pensieri. Dunque...come dire? C'è stato un tracollo. La situazione è critica e dico solo che ho talmente tante cose a cui pensare che sto organizzando nei minimi dettagli la mia festa di Halloween e ho già preso quattro regali di Natale.
Ma fra Halloween e Natale ho meditato a lungo anche su qualcos'altro. O meglio, qualcun altro.

Beatrice Borromeo.

Analizziamo la sua vita.
Figlia di Carlo Ferdinando Borromeo e Paola Marzotto. [e va beh, non è che uno i genitori se li sceglie, ha avuto un inizio fortunato. Comunque poi è nata pure bionda e con gli occhi azzurri]
Si iscrive al liceo classico, ma "dato che la fermavano per proporle di sfilare agenzie sconosciute, sua madre, preoccupata, chiamò un amico di cui si fidava e con cui aveva lavorato, che la prese sotto contratto". Quindi a QUINDICI ANNI pronti e via sfila per la prima volta per Chanel e riesce a conciliare alla perfezione i suoi studi classici alle sfilate per Valentino, Trussardi, Alberta Ferretti e diventa pure testimone di Blumarine. [e io penso inevitabilmente a me stessa al liceo che se mi chiedevano di calcolare il centro della parabola qualche calcolo provavo pure a farlo e che al massimo riuscivo a conciliare allo studio i pisolini pomeridiani]...
A 25 anni consegue la laurea triennale [piccola rivincita] in giurisprudenza [che nemmeno pensavo esistesse e secondo me è una castronata di wikipedia], ma sono già 4 anni, da quando ne ha VENTUNO, che conduce una rubrica in AnnoZero. A VENTITRE anni è co-direttrice di una rivista inglese e a VENTIQUATTRO entra a far parte della redazione de Il fatto quotidiano. Tutto questo senza la laurea e il master in giornalismo e politica internazionale, dopo aver conseguito il quale collabora alla stesura di un libro e cura personalmente un docu-film.
In tutto questo tran tran a ventitre anni si innamora.
Di chi?
mmm...Travaglio?! NO.
...Saviano?! Ma và!
...non so un compagno del liceo?! acqua!
... che ne so di Carlo, principe del Galles? Fuochino...
Aggiustiamo un pò il colpo e viene fuori che il suo Romeo è Pierre Casiraghi. [che scopro ora essere "imprenditore". Ma de che?!]
[almeno tua cognata Charlotte ha avuto la decenza di mettersi e fare un figlio con un bruttone di 40 anni!]

Unica incrinatura della ragazza: non ha un titolo nobile perchè il padre non si è sposato con la Marzotto ed è tornato con la prima moglie.

Detto ciò, Bea e Pierre si amano e si sposano. Due volte. [va beh si usa ultimamente.]

Ma a lei non basta essere figa, ricca, ricchissima, magrissima, con sangue nobile, ereditiera delle isole Borromeo, modella, giornalista, conduttrice, scrittrice, regista, fidanzata e sposata due volte con un principe giovane, bello e imprenditore. No lei vuole di più. E vuole CINQUE ABITI DA SPOSA che indossa in ordine: Valentino, Valentino, Alberta Ferretti, Armani Privè, Armani Privè.
Che poi la cosa che mi fa più rabbia è che secondo me sti cinque vestitini manco li ha pagati!! [non tutti almeno]
Inoltre probabilmente a quest'ora i festeggiamenti non sono ancora finiti e il neo marito fra le altre cose le ha regalato una clutch Edie Parker personalizzata con scritto Mrs Casiraghi. [che costerà più o meno come la mia macchina!... ok scherzavo. La macchina non è mia, è di mio papà...]




E i giornali ora si chiedono pure se Bea saprà conciliare la carriera con la vita di palazzo. Carriera? Ma che altro può fare? Vincere una medaglia olimpica in salto in alto dopo un mese di allenamento?! Diventare presidente degli Stati Uniti?

Penso di parlare a nome di molte persone...ma Beatrice, non la puoi piantare?!

Che poi mi stai anche simpatica e dici cose intelligenti, ma non puoi viverti un pò l'ozio della vita di palazzo e lasciarci qualche soddisfazioni nella nostra umile vita?!

A tal proposito posso anche darti qualche idea per farti amare più dal pubblico o per lo meno da me. La butto lì eh, ma magari, quando avrai i tuoi splendidi figli, mettici almeno un paio di anni a tornare in formissima [due settimane NON SONO ACCETTABILI]. Poi non so, se durante la parata della festa nazionale del Principato di Monaco devi andare in bagno, torna fra il pubblico con una scia di carta igienica attaccato al tacco. [che tanto fa sempre la sua porca figura nei migliori film delle gemelle Olsen!] O a un tè con Queen Elizabeth, starnutisci sulla torta paradiso sparandole tutto lo zucchero a velo in faccia.

Di sicuro ti vorremmo più bene.
Parlo a nome di tutti.

martedì 16 giugno 2015

La ragazza che...e le mail notturne

Prima della fine di questa avventura universitaria, che durerà ancora 37 giorni vorrei riproporre un mio "scritto" posteriore a una mail notturna del mio professore, ora relatore, di più di un anno fa e con esso cercare di rendere anche solo vagamente giustizia al sentimento di sgomento, panico e smarrimento che mi ha attanagliato ogni volta che gmail mi rendeva noti i suoi pensieri imprevedibili.



Nemmeno se domani si presentasse con una torta fatta da lui, a 5 strati, di crema chantilly, panna montata e fragole, con in cima una statuetta commestibile di Rapunzel e Olaf e con la scritta "Scusate per il disturbo" potrei digerire la sua mail in cui, gentilmente, piuttosto che farci una sorpresa domani mattina, decide di avvisarci a notte inoltrata che fra qualche ora dovremo SOLO:

"essere TUTTI schierati in aula, vestiti da majorette e aver già disposto sui banchi TUTTI i disegni che avete fatto nella vostra vita stampati su papiro egizio del 3000 a.c. e rilegati con pelle di cammello lavorata a mano, TUTTI in scala 1:42,195 (come la distanza della maratona, è importante lo sport nella vita). Il TUTTO accompagnato dai 25 modelli di studio in platino che avete prodotto in questo mese appena trascorso. Mi raccomando le finestre, che siano di vetro e i serramenti, che possano aprirsi! Non scordate le maniglie, non voglio vedere schifezze. 
Inoltre gradirei delle foto subacquee del plastico, da ogni angolazione...gli alberelli devono essere di corallo e sullo sfondo voglio vedere chiaramente degli esemplari in via d'estinzione. I modelli dovranno essere disposti secondo le diverse scale e NON appoggiati casualmente sui banchi, che dovranno essere ordinati in modo da ricostruire la sequenza di Fibonacci, in base al numero di viti rimasti nella struttura.
Non dimenticate il ppt! Deve avere 85 slides ma pesare 2 kb. Deve illustrare alla perfezione le analogie fra il vostro progetto ultimato sull'incastro dell'anta del mobile della cucina e i disegni preparatori di Leonardo Da Vinci di "Ritratto di Isabella d'Este" (non quello al Louvre, ma quello antecedente, che è conservato sulla vetta del K2 e di cui è stato semplicissimo ritrovare tutte le informazioni)...

Inutile dirvi delle prove di stampa. Potete evitare di portarmi quelle di 6 anni fa, ma le altre le voglio vedere e spero abbiate provato TUTTE le stampanti a plotter di Milano (per settimana prossima gradirei anche le prove dei plotter di Parma).

Per quanto riguarda il rilievo, ho meditato e la scala 1:5 mi sembra la più opportuna. Lo vorrei appeso sul soffitto e con le trilaterazione che avrebbe fatto Viollet Le Duc, non voglio ripeterlo altre volte!!!

Dopo la consegna seguirà un ex-tempore di 25 ore senza sosta. Se pensate possa venirvi fame attrezzatevi prima dell'inizio... Mi raccomando vi voglio tutti con dei lucidi in formato 4,5 m x 0,6 e un tecnigrafo ciascuno (è giusto tornare a lavorare come quando non esisteva autocad)!


Non vi sto chiedendo nulla di trascendentale, quindi non agitatevi che per il 2018 ce la faremo!


Saluto TUTTI, ma proprio TUTTI TUTTI, anche i bidelli.

Ci vediamo in aula fra 30 secondi.


Ps non mi sono dimenticato dei fotoraddrizzamenti, ma siete ancora indietro, ho notato la presenza di cacche di piccione sulle falde: andate a rimuoverle con uno spazzolino e rifate le 239 foto. Inizio ad essere un po’ stanco di ripetere queste banalità!"





sabato 30 maggio 2015

La ragazza che...depressissima me

Andare in università il sabato e la domenica quando ci passo 11 ore al giorno il resto della settimana mi rende depressa.
Se ci aggiungiamo il fatto che è il ponte del 2 giugno e che c'è il sole non riesco a uscire dal mood "sotto un treno".
Sulla strada da casa mia alla stazione vedere gente felice che corre, fa sport, va in bici, sorride, esce dai bar, non mi aiuta, anzi divento "cattivissima me". Non che mi interessi rubare la Luna o le piramidi, ma suono il clacson a tutti come se l'Italia avesse vinto i mondiali anche se non sono davvero in ritardo [almeno mi accerto che non siano vecchietti quelli davanti perchè inizio ad immedesimarmi in loro e non vorrei che qualcuno mi mettesse troppa fretta se fisicamente non sono più in grado di agire velocemente, ma dai 65 anni in giù non ho pietàààààààà!!!] e non lascio passare la gente che corre squadrandola con uno sguardo che dice chiaramente "LO SAI PERCHE' NON TI FACCIO PASSARE!COME PUOI CORRERE DAVANTI A ME CHE STO ANDANDO IN STAZIONE! NON TI MERITI UN CORPO SCOLPITO DAL FITNESS E TI ODIOOO". Per non parlare dei ciclisti che avrei tanto voluto stirare in rotonda quando mi hanno circondata come un gregge.
Se oggi avessi avuto un raggio gelante sarebbe tornata l'era glaciale in tutta la Lombardia e con uno spillo avrei bucato ogni palloncino di ogni bambino felice del mondo.

E soprattutto se tu, professor Ugonotto [d'ora in avanti ti chiamerò così per una questione di privacy], fossi stato sulla strada casa mia - stazione, ora sarei felice e senza relatore.

Insomma oggi sono peggio di Gru...




Buon weekend lungo a tutti! Anzi no solo a chi lavora e studia incessantemente!

sabato 16 maggio 2015

La ragazza che...si era sposata!

Sono stata un po' assente ultimamente. Mea culpa.
Non accamperò le solite scuse sull'università e il relatore che mi stressano con orari che neanche il segretario del Papa o Andrea ne Il diavolo veste Prada.
Il vero motivo è che...

...mi sono sposata !
Tatata Tatatata... [onomatopeica della musica matrimoniale]
Eccone le prove!




Ovviamente chi conosce bene me e il mio buon gusto sa che non potrei mai sposarmi senza un vestito alla Grace Kelly, senza i miei adorati cani in smoking, con quei sandali orribili e senza anche un minimissimo numero di intimi invitati. No, non avevo la pretesa di ingannare i miei cari. Ma qualcun altro si!

Le cose, per chi se lo sta chiedendo, sono andate così...
A dir la verità non so spiegare come tutto sia iniziato, perchè non l'ho capito bene nemmeno io e riporterei il falso della mia interpretazione. In qualunque caso ci sono degli elementi di cui sono abbastanza certa e sono questi:
- elemento numero uno: un fotografo che aveva bisogno di alcune coppie da immortalare in alcune città europee
- elemento numero due: la coppia doveva essere in abiti da sposi
- elemento numero tre: una di queste città era Milano
- elemento numero quattro: va bene, accettiamoooo !  [cioè questa sono io, non il mio ragazzo]

Dettagli aggiuntivi:
- il fotografo è malese
- sua moglie anche e si è occupata dei miei capelli e del mio trucco
- avevo una decina di giorni fra cui scegliere in Aprile e io ho scelto la vigilia di Pasqua pensando che in centro a Milano ci fosse poca gente perchè in realtà sono molto stupida
- quel giorno la minima è stata di 6 gradi e la massima di 13
- ho avuto freddo. Molto freddo e poi mi sono ammalata

A fine giornata sono giunta a queste considerazioni:
- in centro a Milano il giorno prima di Pasqua c'è un sacco di gente in realtà
- l'80 % di queste persone sono stupide probabilmente. Mi spiego. Non è che voglio fare la parte di quella che si lamenta sempre, alla fine sono andata io nella tana dei leoni aka piazza Duomo vestita da sposa, è vero, ma se io sono in giro per i fatti miei e vedo degli sposi le mie reazioni sono queste: sorrido, mi vengono gli occhi a cuoricini, li guardo, dico "che teneriiii". Se sono particolarmente euforica dico "congratulazioni" o alzo il pollice in segno di assenso, come ho fatto sabato scorso in superstrada mentre superavo un pullmino Volkswagen con scritto dietro "Just Married". Basta. Non divento molesta. Forse se avessi visto in giro Bianca Balti vestita da sposa una foto di sgamo l'avrei fatta. Sarebbe valso anche per Carlotta Ferlito e Vanessa Incontrada. Ma basta. Non sarei diventata molesta.
La gente in piazza Duomo il giorno prima di Pasqua invece lo era. Non parlo di chi ci faceva gli auguri, erano gentili e teneri e io mi sentivo un'imbrogliona quando rispondevo con un timido e colpevole "grazie" [a qualcuno ho provato a dire "non ci siamo sposati davvero" ma poi la spiegazione diventata troppo lunga]. Le persone che ci facevano le foto non erano moleste, non dico che fossero tenere, ma nemmeno moleste. [non capisco che cacchio te ne fai delle foto di due sconosciuti vestiti da sposi. Accumulatore compulsivo?] Poi gli applausi. Gli applausi sono stati critici ed estremamente imbarazzanti, ma nemmeno loro molesti.
Moleste sono state le persone che volevano fare dei selfie insieme a noi [perchè?]. Sono stati quei tifosi di non so quale squadra, che volevano fare una foto insieme a noi e quando non abbiamo risposto spostandoci si sono lamentati in malo modo. Molesto è stato il marocchino che vendeva i bastoni per i selfie, che mentre io stavo congelando e morendo di vergogna sperando che tutto finisse in fretta, infilava il suo caccio di bastone nell'inquadratura fra noi e il fotografo e che se lo prendevo lo spezzavo in due quel bastone!
In genere comunque se non molesta, la gente è pazza e quando è in massa è spaventosamente pazza.
- i malesi non sospettavano che in Italia solo i cinesi tamarri fanno le foto di nozze in Piazza Duomo. Infatti mi vergognavo tantissimo che la gente pensasse che SERIAMENTE fossi lì a fare le foto nel giorno del mio matrimonio...
- i malesi sono calmi calmissimi! Io dopo 6 ore in piedi, con i sandali più scomodi e brutti del mondo, con un principio di congelamento, camminavo molto e sottolineo MOLTO più velocemente di loro, che avevano sempre il passo in modalità scampagnata. Beati loro!
- io continuo a dire che mi vergogno a parlare inglese ma lo capisco abbastanza, ma mi sa che sono fin troppo generosa con me stessa! A parte che durante tutto il giorno non ho detto quasi altro che YES, a fine giornata prima di salutarci, la moglie del fotografo mi ha detto qualcosa che io pensavo fosse
"Ci sentiamo su facebook allora?"
Io " Yes yes!"
Lei [un pò perplessa] "Yes or yes yes?"
Allora ho capito che le domande in realtà erano due e che facebook forse non c'entrava nemmeno, ma a quel punto ero troppo stanca per intavolare un discorso a gesti per cercare di capire, quindi ho deciso di alzare gli occhi in alto a destra, per assumere un'aria vagamente pensante e poi rispondere "YES!" [geniale proprio...] Non ho mai saputo a cosa avessi risposto di si e comunque su facebook non li ho sentiti...
- i prodotti cosmetici malesi sono fantastici! Le forcine per i capelli sono piatte, minimal e modernissime!
- il malese è incomprensibile, ma sentirlo parlare fa molto ridere!
- se mi sposo davvero i casi diventeranno due: o mi taglio i capelli o mi faccio io una treccia. Perché il momento trucco e parrucco è durato, non dico un'ora, non dico due ore, non dico nemmeno tre ore, ma ben QUATTRO, QUATTRO LUNGHISSIME ORE [soprattutto per il mio ragazzo] !


[qui sopra prima il passaggio intermedio e poi il risultato finale durato circa 3 minuti]


In conclusione, anche se il tutto è durato 12 ore, la temperatura che percepivo era - 5°, sono stata insultata da dei tifosi stranieri, sono stata imbarazzata a livelli cosmici e probabilmente paonazza per tutto il giorno, è stato divertente fare la cinese trash. Soprattutto dopo la pubblicazione della foto su facebook, quando ho ricevuto chiamate e messaggi sconvolti: "ma vi siete sposati davvero?!".
Grasse risate per giorni!




ps. non so se si è capito, ma ho mestamente abbandonato la mia rubrica di ricette. Con molta vergogna dichiaro Benedetta Parodi vincitrice, ma ci riproverò l'anno prossimo!

venerdì 8 maggio 2015

La ragazza che...ha imparato tutto alle elementari


Perchè se l'80 % di quello che so e che ricordo, l'ho imparato alle elementari, sto per laurearmi?



A proposito delle domande esistenziali dello scorso post, non c'è niente di più vero: quasi tutto il mio sapere è fermo a poco dopo la prima comunione. Ma niente di male, me la cavo abbastanza bene! 
Il mio ragionamento comunque è andato oltre e ho rovistato nella mia memoria, ripensando con più precisione a "cosa ricordo meglio delle nozioni di quei cinque anni di massimo apprendimento".



Il tutto è sintetizzabile in questa singolare lista: 



- i muschi e i licheni: la coppia d'eccellenza delle scienze naturali. Non sono mai stati nominati separatamente a mia memoria. Non esistono uno senza l'altro? Ma poi sti licheni cosa sono esattamente? Liane?



- il plancton: forse la scoperta più sconvolgente di tutte e ancora oggi ho difficoltà a immaginarmelo. Le balene mangiano quello, capito? Non trichechi giganti, vascelli, non Pinocchio! No, PLANCTON. Montagne di plancton! Assurdo.



- l' humus: una parola bellissima fra l'altro. Humus. 



- il limo del Nilo: uno scioglilingua tipo tigre contro tigre. Me lo immaginavo [o immagino tutt'ora?] come una sostanza tipo il sangue di unicorno in Harry Potter, sbarluccicoso e argenteo che fa crescere le piante in una notte.



- la Mesopotamia con il Tigri e l'Eufrate: la mezzaluna fertile nel vicino Oriente. Dove fossero poi collocati esattamente nel mondo non era importante, ma da lì tutto è cominciato e tutto è nato.



- l'era glaciale e la paura folle che ricapitasse con la successiva estinzione di massa. Forse Sid avrebbe reso tutto meno terribile ai tempi...



- la fotosintesi clorofilliana e la clorofilla che in pratica per me era la polvere magica di Trilly allo stato liquido.



- i fenici e la porpora: quando i vestiti erano evidentemente tutti di quel colore!


- la mummificazione egizia e il cervello che toglievano dal naso con degli uncini. Ma non ci passa mica!

- i girini, a cui poi crescono le zampe e diventano ranocchie e che poi sono diventati uomini nella preistoria in una comprensione personale...

- il CUORE. Questa è la seconda cosa che mi ha sconvolto di più. La vera forma del cuore!!! Niente che potessi minimamente immaginare all'asilo, in tutti i miei disegni in cui rappresentavo il cuore nel petto delle persone [perchè poi?]. Tutti da buttare. Tutte fandonie. Perchè non mi hanno detto da subito la verità?!

- le barbabietole da zucchero. Che forma abbiano quando le cogli [si colgono vero?] non ne avevo idea, per me avevano le sembianze di rubini grezzi e viscidi [che poi quelle da zucchero sono bianche no?], ma a quanto pare si coltivano in metà delle regioni italiane. Poi, chi le mangia?!

- i geroglifici. Comodo modo per scrivere che ho cercato di imitare per anni con conseguenti mille versioni della stele di rosetta rivisitata, piena di simboli quali cuori, fiori e stelline...


Nozioni chiaramente fondamentali per la mia vita quotidiana...o.O




venerdì 24 aprile 2015

La ragazza che...si chiedeva perchè?

Lo sappiamo tutti, ci sono delle domande che non troveranno mai risposta, che più ci mediti e meno te le spieghi.
Senza parlare di morte, fede e teologia, la vita di tutti i giorni è fin troppo ricca di arcani irrisolvibili. La mia quotidianità si arrovella su questi quesiti degni di Piero Angela...

1) Perchè nel 90 % dei cibi confezionati che consumo, fra gli ingredienti sono presenti "TRACCE DI ARACHIDI"?! Perchè? Non che sia un problema per me, nelle sere estive senza genitori a volte sono la mia cena, ma resta il dubbio: quanti arachidi tritano nel mondo? E' un genere di prima necessità? Ma dove e per chi?

2) Perchè quando Cenerentola si ritrasforma dopo mezzanotte la carrozza torna zucca, i cavalli tornano topi, i cocchieri lucertole, il vestito stracci, ma le scarpe di cristallo restano tali?!

3) Ma se Achille sapeva di essere invulnerabile dappertutto tranne che nel tallone non poteva cacchio coprirselo? Ci voleva un genio?! Ma nessuno poteva pensarci? Ma non parlo di uno stivale da cantiere, dico una talloniera o una fasciatura adeguatamente rinforzata non sarebbero bastati?



4) Perchè le mie foto di quando avevo 15 (facciamo anche 16, 17, 18...) anni sembrano pubblicità di saponi contro l'acne che non funzionano, di cerette alle sopracciglia mai fatte e di correttori mai usati, mentre le quindicenni di adesso sembrano tutte figlie di Angelina Jolie?

5) Perchè quando sto guidando e ho un disperato bisogno di un semaforo rosso per cercare qualcosa nel fondo di una valigia sotto il sedile posteriore, tutti i semafori che incrocio saranno sempre verdi, anche se devo andare fino ad Agrigento?

6) Perchè i biglietti della metro valgono 90 minuti se poi usi pullman o tram, ma non se riusi la metro?!

7) Perchè siamo in sette miliardi nel mondo, ma se mia mamma sente passare un'ambulanza mi chiama per chiedermi se sono viva?!

8) Perchè gli elastici per i capelli esistono solo della lunghezza "due giri la coda così però non sta su nemmeno un secondo" e "tre giri non entreranno mai tutti i capelli"?

9) Perchè il mondo è pieno di persone sveglie e brillanti ma gli idioti sono strategicamente distribuiti cosicché io possa incontrarne almeno uno al giorno? Se è per togliere il medico di torno, io non ho mai detto nulla contro i dottori!

10) Perchè se l'80 % di quello che so e che ricordo, l'ho imparato alle elementari, sto per laurearmi?

11) Perchè quando vedo mia mamma le chiedo "dove sei stata? cosa c'è per cena? prendiamo un gelato?" e quando vedo mio papà "dov'è la mamma?" [poor dad]

12) Perchè più del 50 % dei miei professori si è laureato nel '68 e negli anni vicini, quando le lauree quasi le regalavano, ma per far laureare i propri studenti deve fargli penare le pene dell'inferno trasformandoli in mostri grassi, flaccidi, gobbi e ciechi?

13) Che utilità avevano i cercapersone (fuori da Scrubs)?

14) Perchè i miei genitori sono andati in Belgio in macchina con una cartina, ma si perdono per venirmi a prendere a Milano con il navigatore?

15) Perchè nei cartoni animati i ragazzi che passeggiano rilassati hanno spessissimo le braccia "alzate", quando in realtà è una posizione scomodissima per passeggiare?!
[pessima risoluzione, ma non ho trovato di meglio]

16) Perchè Sailor Moon si chiamava Bunny?!

17) Come ha fatto Eva a cedere alla tentazione di una MELA?! Una misera mela che dopo due morsi ti stufa se non è cotta con le noci e la pasta sfoglia...
E idem perchè Pandora ha aperto il vaso? E Icaro come poteva sopportare il caldo da far sciogliere la cera?!

18) Ma davvero Romeo e Giulietta si sono uccisi per il loro amore nato il giorno prima??

19) Ma solo io quando prendo qualcuno a cuscinate non riempio la casa di piume?

20) Come faceva Marylin a dormire con una goccia di profumo, quando io se non ho anche il naso coperto mi sveglio con il mal di gola? [anche nei film ci vuole maggiore coerenza!]

21) Perchè scelgo sempre la cassa con il cassiere che vive in moviola? Ma soprattutto perchè dopo le 6 ore di coda, quando finalmente tocca a me, questo cade in catalessi, non riesce più ad aprire la cassa o viene chiamato dal capo supremo del supermercato?!?

22) Perchè tutti i carrelli che prendo hanno la ruota monca?

martedì 14 aprile 2015

La ragazza che...più chiacchere e meno chiacchiere

E' sera e oggi ho avuto fame in ogni istante. 
Se penso a qualcosa da mangiare è la fine dell' inner peace. Ora capisco le difficoltà di Kung Fu Panda in allenamento. Io non mi sto allenando, ma è brutto lo stesso.

Così mi viene in mente uno dei momenti più deludenti della mia vita. [non seri si intende]

Seconda o terza elementare [o forse addirittura quarta o quinta, comunque, elementari!], primo giorno di scuola e discorsi delle maestre sui propositi e le speranze. [mi sa che i racconti sulle nostre vacanze erano rimandati e riservati all'attesissimo tema "Cosa hai fatto nelle tue vacanze"] 
Comunque io mi distraggo e guardo il giardino, fino a che non sento la parola magica
Quella parolina che potrebbe convincermi ad alzarmi dal divano persino durante una puntata de "Il boss delle cerimonie", ad uscire a potare un cipresso in una notte gelida di gennaio.
Quella mattina di settembre io sentii distintamente la parola "chiacchere". 
E fu subito euforia. Che brave le maestre che ci accolgono con un vassoio di chiacchere il primo giorno di scuola. Che buone le chiacchere ricoperte di zucchero a velo. Che bello lo zucchero a velo che sembra neve soffice. Che meraviglia la soffice neve che cade leggiadra...e via così.
Ero felice e amavo le mie maestre.
Poco importava il motivo dei dolci di carnevale a inizio settembre, chissenefregava. Io aspettavo solo che la porta si aprisse e che entrasse una bidella con il vassoio. Avevo l'acquolina in bocca e fame.

Poi vedo i miei compagni che iniziano ad alzarsi ed ad andare in fila verso la cattedra, anzi no, guardando meglio, verso il cestino. Sconcertata quando sono rimasta l'ultima seduta a bocca spalancata, li seguo, io che non avevo capito nulla e che stavo ancora pensando alla neve. Li seguo e vedo che ognuno si porta la mano alla bocca e butta qualcosa di invisibile nella spazzatura.
EH?!? What? Che cacchio fate?!
Lo fanno tutti e lo faccio anche io non capendo un' acca della situazione e tenendo comunque d'occhio la porta, sempre in attesa.

"Bravi bambini, ora che avete buttato via tutte le vostre chiacchiere di quest'anno, possiamo iniziare a lavorare sicuramente in silenzio..."

Buttato via cosa? QUINDI? Quindi per una stupida I di troppo che parlata non si sente neppure niente chiacchere? 
Mi sono fatta fregare così da un misero gioco di parole a cui fra l'altro nessuno ha pensato e di cui nessuno è shockato?!


E' stato brutto. Molto. E non so nemmeno perchè ci ripenso così attentamente visto che ancora oggi sento il sapore delle chiacchiere appena pregustato, diventare amaro e acido e la fame più forte.

Le chiacchere a settembre non si sono mai viste del resto. E nemmeno ad aprile. 
Ma io ho ancora più fame e vorrei che Pasqua arrivasse sempre il più tardi possibile perchè il tempo delle chiacchere è sempre troppo corto!



domenica 29 marzo 2015

La ragazza che...era in letargo fra 50.000 persone

Le cosa sono cominciate così: hanno cambiato l'ora.

E' tornata l'ora legale, che significa tante cose belle ok e capisco davvero che abbia anche qualche aspetto utile, ma siamo sicuri che sia legale questa cosa? A livello giuridico intendo. Perchè io ci rimango sotto. Sotto un treno proprio. Non so se sia esattamente quello o la primavera che arriva finalmente, il fatto è che comunque io entro nel mio letargo umano. Ed è bruttissimo, terribile e debilitante.
Non potrei andare in letargo con tutti gli orsi del mondo? Farmi sei mesi di ronfate e svegliarmi magrissima pronta per l'estate? In cui, fra l'altro, poi potrei scofanarmi la qualunque schifezza per prepararmi ai prossimi sei mesi di sonno? Magari svegliarmi giusto per Halloween, il mio compleanno, Natale e Carnevale? Ma anche dormire sempre andrebbe bene. 
Invece no. Devo sopportare l'inverno e il disgelo, che da una parte mi rende euforica ma dall'altra mi annebbia i neuroni.

E poi oggi! Oggi cosa succede? C'era pure la Stramilano! I 50.000 invadevano le vie del centro. Oggi. Ma dico chi c'è al comando della Stramilano? Una capra?! Un coyote?! In qualunque caso è animato da sadismo puro. C'era una cosa da fare e si chiamava #controllareilcalendario [lunare? boh, non devo essere io a dirtelo!] e l'hai fatta male. 
A parte che quando mi sono iscritta non avevo capito dove si nascondesse l'inghippo, ma sarei stata comunque moralmente obbligata a parteciparvi. E' diventata una tradizione mia e di mio pater da ormai 5 anni! [anche se non corriamo esattamente insieme, io per i primi km cerco di stargli dietro e poi ci rinuncio...] Però mi appello comunque al senso civico del coyote per il futuro!
E poi ma si può sapere quali orologi cambiano ora da soli? Quarti d'ora passati a fare i conti su quando puntare la sveglia. Alla fine ho dovuto puntarne una alle 6.05 e una alle 7.05 per essere sicura di svegliarmi. [Ha funzionato!] 

Quest'anno ci siamo mossi con una certa solida esperienza e abbiamo capito che la soluzione migliore è arrivare in macchina fino ad Affori e prendere la metro. Pugno del rispetto per noi! 
Ma io ero comunque ancora troppo in modalità orso grizzly al risveglio per quanto riguarda i riflessi e una volta fatti i biglietti e passati i tornelli mi sono accorta di aver lasciato il resto nella macchinetta. Allora sono tornata indietro, ma poi non potevo più passare con il biglietto fatto 20 secondi prima. Così, sempre con l'agilità dell'orso Yoghi, ho tentato di superarli, ma si trattava dei tornelli nuovi quelli formati da due vetri alti 1,5 m più o meno e io avevo in mano resto, biglietto, fazzoletto e cellulare. Troppe, troppe cose da gestire insieme il giorno in cui torna l'ora legale. Non so come mi ritrovo seduta sopra questi tornelli assassini che però sotto il mio peso, scopro che si aprono [se ci sono telecamere spero che abbiano visto che in realtà ho pagato il biglietto!] e io non ricordo perchè ma incredibilmente non cado! In compenso queste lastre di vetro in movimento sotto di me mi provocano un'abrasione sulle cosce. Dolore. Ma la dignità prima di tutto. "Fiuuu ce l'ho fatta. andiamo!" con tutta la disinvoltura possibile con la faccia bordò.

La metro arriva e vedo lei. Lei. E capisco che è così che voglio diventare.

[Alt! Un attimo di ordine nelle fasi della mia vecchiaia è d'obbligo: a 60 anni voglio essere come Paola Marella, a 70 anni voglio essere come Carla Gozzi, ma a 85 anni voglio essere come lei.]

Andava a fare la Stramilano, sola e con la sacchetta dell'anno scorso. Che tenera. In una tuta monocolore rosa direttamente dagli anni '80, di un materiale che non riesco a definire, ma lucido. Orecchini pendenti di zirconi rosa e fucsia che nemmeno Ivana Spagna quando cantava Dance Dance Dance avrebbe indossato. Ma era tenerissima. Con che cura aveva scelto i suoi 15 anelli per il suo outfit sportivo. Bellabellissima!

Con la sua immagine in testa corro verso il mio obiettivo, non c'è tempo da perdere: ho l'assoluta necessità di un palloncino che mi accompagni per tutta la corsa. E felice e contenta alla partenza avevo un palloncino ad elio attaccato al mio braccio che secondo la mia teoria avrebbe dovuto alleggerirmi. Purtroppo dopo 500 m si è attorcigliato ai miei capelli ed è volato via nel tentativo di disincastrarli.

A parte la triste vicenda del palloncino, tutto bene fino al km 5, poi male e bene a intermittenza di chilometro in chilometro. Fino al ristoro, a 2,5 km dall'arrivo. Lo so che i runners seri non si fermano, ma io non sono seria e non resisto di fronte a un gatorade se ho corso quasi 8 km! Insieme a quello mi mettono in mano un pacchetto di patatine e 2 biscotti che ovviamente non posso rifiutare. Mi infilo i biscotti nella felpa e corro i restanti chilometri con in mano delle WacKo's al gusto salame...[bleah fra l'altro!] molto professionale!!

Non so se sono riuscita ad accelerare ma alla fine ci ho messo circa 53 minuti e sono piuttosto soddisfatta, anche se all'arrivo mi sono accorta di aver perso per strada i biscotti! Tristissima me! 

Affrontare così di petto il cambio dell'ora, con sveglia all'alba e 10 km di corsa, comunque non è servito a darmi una svegliata e ha messo in pericolo le mie cosce sui tornelli della metro. Spero tanto di riattivarmi presto! Benvenuta primavera!